Lunedì 9 maggio presso la sala della fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano ha avuto luogo il primo di quattro convegni dedicati al focus sull’estrema destra europea dal titolo “Di-segno nero”.
Il confronto, nel corso della conferenza intitolata “La destra radicale e l’Europa”, ha riguardato il professore dell’Università di Firenze Marco Tarchi e la giornalista dell’Huffington Post Angela Mauro. Moderati da Jacopo Tondelli i due relatori si sono alternati in un dibattito dai toni pacati in cui è emersa la comune visione di un’assenza di organicità fra i leader e i movimenti accomunabili sotto le etichette, fra loro comunque diverse, di nazionalista e populista.
Partendo dal caso italiano di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia e Matteo Salvini e della Lega si è ovviamente colta l’occasione per analizzare, a pochi giorni dal voto per il secondo turno delle elezioni presidenziali, la situazione francese con la crescita di Marine Le Pen che, seppur certificata nei numeri, non le è bastata per sconfiggere l’uscente Emmanuel Macron e insediarsi all’Eliseo.
La Mauro ha, inoltre, lungamente sottolineato i rapporti dei “sovranisti” con Vladimir Putin e la resistenza di questi alle nuove sanzioni verso la Russia in particolare del rieletto Viktor Orbán, primo ministro ungherese, che sembra non avere nessuna intenzione di voltare le spalle a Mosca.
L’incontro è stato anche l’occasione per la presentazione dell’inchiesta condotta da IrpiMedia e curata da Lorenzo Bagnoli e Paolo Riva tramite una serie di interviste ai nuovi volti del conservatorismo e del sovranismo nostrani, fra i quali l’editore e presidente del think tank Nazione Futura Francesco Giubilei e l’europarlamentare ex Lega e oggi facente parte di FdI Vincenzo Sofo fondatore del laboratorio politico Il Talebano.